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De Amicis

IL JOLLY DEI RAGAZZI, ATOMINO, I SUOI AUTORI

Può ancora interessare ai bambini di oggi come si misura l’altezza di una torre sulla quale non è possibile salire e calare un filo a piombo? Può ancora interessare ai bambini di oggi costruire una piccola barca a reazione? Oppure un pluviometro o un telegrafo luminoso? Sono domande che sanno di nostalgia ma che è necessario porsi. Negli anni ’60 e ’70 l’educazione dei bambini era molto diversa. Le competenze e conoscenze nei vari ambiti si imparavano dalla pratica e dalla manualità; il gioco era abilità a costruire e inventare; il sapere era fatto di viti, cartoni, acqua, terra, pezzi di legno.

Qui alla DeA abbiamo in mano un libro che è tutto questo e molto di più, estratto in questi giorni con meraviglia dal nostro fondo di conservazione: “Il Jolly dei ragazzi – Manuale pratico del tempo libero” (Fratelli Fabbri Editori, 1977).

All’epoca questa tipologia di manuale era molto diffusa. I testi sono di Marcello Argilli, amico di Rodari, e i disegni sono di Vinicio Berti, uno dei massimi rappresentanti italiani dell’Astrattismo nonché illustratore. Berti è anche autore di un altro famoso personaggio di Marcello Argilli: Chiodino. Ha illustrato anche il Giornalino di Gian Burrasca e Ciondolino (Vamba) e Le Avventure di Pinocchio (Collodi).

 

 

Il protagonista del “Jolly dei ragazzi” è Atomino, l’atomo più straordinario che esista al mondo (come lui stesso si presenta) perché è un atomo-ragazzo vispo e intelligente e, soprattutto, pacifista: non tollera che la sua energia venga utilizzata per distruggere e uccidere. La sua più grande amica è Smeraldina, figlia di un bravissimo scienziato, il professor Zaccaria. Inutile dire che, da loro, scienza e tecnica sono di casa e che un libro Jolly aiuta a risolvere e soprattutto a capire qualsiasi situazione.

Se la scienza e la tecnica sono importanti, non è da meno la fantasia. Gli educatori e i maestri di una volta lo sapevano e, sotto questo aspetto, si ingegnavano molto. Ed è così che, insieme a una barca a reazione o a un pluviometro si può costruire anche un trita-aria o un coccoraffa, un cervo cinese o un tigre-elefante, un’affettatrice del tempo o un pesa-stelle.

A questo punto, una piccola riflessione non guasta.

I libri del passato diventano voci mute, non parlano più ai bambini di oggi. Nelle biblioteche restano sepolti come reperti archeologici mentre i collezionisti li contemplano per il piacere degli occhi. Tutto qui. A volte qualche studente ci chiede di riesumarli per la tesi, e ne siamo felici. Ma queste pagine ingiallite e all’apparenza obsolete possono ancora stimolare anche l’invenzione, la creatività e la fantasia. Noi della DeA poniamo questa piccola riflessione, impegnandoci per primi a ridare parola a queste voci.

Per i bambini di oggi abbiamo preparato un opuscoletto con testi e immagini tratte da “Il jolly dei ragazzi” e, per i grandi, alcuni spunti per approfondire gli autori del libro e il personaggio di Atomino che, come scoprirete, non nasce con questo libro ma molto prima, nel 1963.

 

PER I BAMBINI

Qualche idea d'altri tempi:

  • IMPARIAMO A MISURARE L'ALTEZZA DI UNA TORRE
  • COME COSTRUIRE UN GONIOMETRO
  • INVENTIAMO UN PLANETARIO NELL'OMBRELLO
  • E perchè non costruire UNA GIRAFFA?
  • E UN MONOPATTINO COL FRENO
  • IL RITRATTO
  • QUALCHE MARIONETTA

Sfoglia l'opuscolo 

approfondimenti PER I GRANDI

MARCELLO ARGILLI – DA LG ARGOMENTI N.3/2006

A quei tempi scrivevo per gli adulti. Un giorno ho incontrato Gianni Rodari in una trattoria, per caso, e subito mi ha proposto di collaborare a un giornale per ragazzi: il Pioniere. Io non ci avevo mai pensato, di ragazzi non sapevo niente, ma la proposta di Rodari mi lusingò e cominciai a fare delle prove. Dopo qualche giorno, andai a casa sua per fargliele vedere (Marcello Argilli)

 

“Quando la tecnologia diventa fantasia” – intervista a Marcello Argilli di Loredana Fasciolo (link all’articolo)

“Marcello Argilli, tratti biografici e biografia letteraria” di Giorgio Diamanti (link all’articolo)

 

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VINICIO BERTI – 2021 CENT’ANNI DALLA SUA NASCITA – ARCHIVIO VINICIO BERTI

 

ATOMINO – IL PERSONAGGIO
Vinicio venne a Roma, a casa mia, si appassionò al personaggio e alla storia, e ricordo che trascorremmo due notti a definire l’immagine del personaggio. Io accennavo le sue caratteristiche, Vinicio disegnava. Più meccanico, meno meccanico, più dolce, più robusto, più fantastico, più sciolto, più infantile, e lui abbozzando ininterrottamente diecine e diecine di immagini, concretizzava sempre più quella amorfa del personaggio che avevo in mente, finchè la seconda notte a un certo punto, finito l’ennesimo disegno, posò la penna e disse: eccolo, ci siamo, non si può procedere oltre. Era quello, non poteva che essere così il personaggio, denso di carica emotiva e di simpatia, e di tutti i possibili immaginabili sviluppi narrativi (Marcello Argilli)

Il personaggio di Atomino nasce dalla matita di Vinicio Berti per Il Pioniere, settimanale per ragazzi creato e diretto da Gianni Rodari e Dina Rinaldi. Le sue avventure, con diverse ambientazioni, iniziano ad essere pubblicate nel 1963 sul supplemento del Pionere in uscita il giovedì insieme all’Unità (il Pioniere dell’Unità). Dopo la chiusura della testata nel 1966 vengono ristampate in sei albi quadrati a uscita quindicinale dalla Società Editrice Morano di Napoli (da marzo a maggio 1968) e, in seguito, nel volume unico "Sei storie di Atomino" dello stesso editore. Il direttore responsabile della Società Editrice Morano è Marcello Argilli, mentre Gianni Rodari è il direttore della collana I libri dell’elicottero della stessa casa editrice. Le avventure di Atomino riprendono in seguito nel settimanale dell’UDI Noi donne dal 1969 al 1974. Per i titoli dei singoli episodi delle avventure di Atomino vi consigliamo di consultare il sito della Fondazione Franco Fossati – Museo del fumetto, dell’illustrazione e dell’immagine animata.

 

 

 

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