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Dov’è finita Ranocchietta?
Géraldine Elschner, Stéphane Girel
Traduzione dal francese di Laura Molinari e Vera Minazzi
Milano, Jaca Book, 2020
- Guarda un po’! C’è qualcosa nel mio cappello, si meraviglia il pittore.
È buffo, sembra quasi una ninfea alla menta.
E prende subito in mano i suoi pennelli.
Al suo risveglio Antonietta la ranocchietta non crede ai suoi occhi.
Là, in primo piano sulla tela… eccola, è proprio lei! Lei, la musa, la ninfea, la regina di questo grande giardino in fiore. Com’è bella!
In occasione dell’esposizione “Monet. Capolavori dal Musée Marmottan Monet, Parigi”, ospitata a Palazzo Ducale dall’11 febbraio al 22 maggio, la Biblioteca De Amicis propone l’albo illustrato Dov’è finita Ranocchietta? di Géraldine Elschner e Stéphane Girel, edizioni Jaca Book.
Agli occhi di una piccola rana di nome Antonietta l’arrivo improvviso di un uomo austero, in giacca, cappello di paglia, barba bianca, intento a scrutare il laghetto, costituisce una minaccia: non può che essere un cacciatore di ranocchiette!
Ma non c’è da aver paura, le spiega un rospo, quello è Monsieur Claude, lui non “caccia” rane, bensì i fiori e tutti i colori della natura. Ogni giorno sceglie il posto perfetto per dipingere, pianta il cavalletto, tira fuori i tubetti dei colori, i pennelli, la tavolozza e inizia a ritrarre i suoi soggetti preferiti: le ninfee.
Antonietta vuole essere immortalata in uno degli splendidi quadri di Monsieur Claude ma… qualcosa va sempre storto! Stare in posa per ore e ore non fa proprio per lei. Le fronde degli alberi la nascondono agli occhi del pittore. Rischia addirittura di diventare cibo per aironi! Quando tutto sembra perduto e la ranocchietta si abbandona alla stanchezza, ecco che Monsieur Claude la nota e decide di ritrarla in una delle sue tele. Al risveglio, Antonietta non crede ai propri occhi e corre verso il quadro per abbracciarlo, ma così facendo finisce per travolgerlo e trascinarlo con sé in acqua.
Monsieur Claude è il pittore impressionista Claude Monet (1840 – 1926) e il giardino in cui è ambientata la storia di Ranocchietta è quello della sua dimora a Giverny. “L’atelier tanto sognato”, con il suo tripudio di fiori accuratamente selezionati e coltivati, lo stagno delle ninfee e il ponticello giapponese. Monet era interessato a cogliere non solo la bellezza della natura, ma anche e soprattutto le differenze di colore che creano i giochi di luce del sole nei vari momenti della giornata; per questo dipinse numerosissimi quadri sempre con gli stessi soggetti, tra cui spiccano le ninfee.
L’albo, con il suo delicato equilibrio tra illustrazioni e testo, racconta una storia semplice e piacevolmente scorrevole, perfetta per far avvicinare i più piccoli alla produzione di questo grande pittore impressionista.
Età di lettura: da 6 anni