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De Amicis

Arnold Lobel

 

 

Libri sino al soffitto. Libri sino al cielo. La mia pila di libri è alta un miglio. Come li amo! Come ho bisogno di loro! Avrò una lunga barba quando li avrò letti tutti.

Arnold Lobel

 

Immagine dal sito ecoledesloisirs.fr

LaDeApresenta continua la sua rassegna sui grandi illustratori e scrittori per ragazzi con un nome importante: Arnold Lobel, l’autore statunitense che ha dato vita ai mitici Frog and Toad, i personaggi più noti della sua produzione, conosciuti da noi come Rana e Rospo. Ma, di questo autore, sono ormai un cult della narrativa per bambini anche Mouse Soup, la Zuppa di Topo, le sue Fables, le venti favole premiate Caldecott nel 1981 e Uncle Elephant (purtroppo disponibili ad oggi solo in inglese).

Nel 2019, una sorpresa! Babalibri ha iniziato a pubblicare Lobel nella collana Superbaba, riportandolo con successo all’attenzione di bambini e lettori, finalmente in lingua italiana dopo molto tempo. Ecco i primi titoli: Gufo è ora di dormire, 2019Rana e Rospo sempre insieme, 2019 Maialino in fuga, 2020

 

UN SOGNATORE A OCCHI APERTI

Lobel si è spesso definito un sognatore a occhi aperti, affermando che fare libri per bambini è in assoluto il lavoro più piacevole e divertente che possa esistere. Iniziò la sua carriera negli anni ’60 illustrando favole, scoprendo da subito come l’uso degli animali come personaggi fosse un aiuto a creare il clima di sospesa incredulità a lui congeniale. Joseph Stanton fu tra i primi critici ad analizzare il suo stile, scrivendo su The Journal of American Culture quanto il suo tratto fosse inizialmente timido e minimalista. Capire di essere apprezzato permise in seguito a Lobel di esprimere compiutamente la sua creatività, in parte alimentata dallo studio accurato dell’espressività degli animali del Prospect Park Zoo di Brooklyn.

 

Sono felice di conoscere una persona coraggiosa come te, Rospo - disse Frog. Saltò nell'armadio e chiuse la porta. Rospo rimase nel letto e Frog rimase nell'armadio. Sono rimasti lì per molto tempo, sentendosi molto coraggiosi insieme.

 

LIBRI PER ALTRI AUTORI: DINOSAURI E SCHELETRI

Lobel ha illustrato centinaia di libri per bambini, anche scritti da altri autori. Lo vedeva come "qualcosa di diverso" e, infatti, le illustrazioni realizzate per altri mostrano un aspetto inatteso della sua personalità e della sua esperienza artistica come, ad esempio, nei meticolosi dinosauri in Dinosaur Time di Peggy Parish o nei suoi agghiaccianti disegni a penna e inchiostro in Nightmares: Poems to Trouble Your Sleep di Jack Prelutsky, di cui Booklist scrisse: "I giovani lettori rimarranno stupiti quando scopriranno che il dolce Lobel di Frog e Toad può essere così diabolico”.

 

DA SCHENECTADY A BROOKLYN, QUALCHE CENNO BIOGRAFICO

Arnold Lobel è nato il 22 maggio 1933 a Los Angeles, California, da Lucille Stark e Joseph Lobel, ma è cresciuto a Schenectady, New York. La sua infanzia non fu particolarmente felice, come spesso egli stesso ha raccontato, maadorava già da piccolo leggere libri illustrati nella biblioteca locale e, soprattutto, passare il tempo disegnando. Questo contribuì a formare la sua personalità. Frequentò in seguito il Pratt Institute di Brooklyn. Nel 1955, dopo essersi laureato, sposò Anita Kempler, anche lei scrittrice e illustratrice per bambini, incontrata alla scuola d'arte. I due lavorarono nello stesso studioe collaborarono a diversi libri insieme. Ebbero due figli, Adrianne e Adam Lobel. Morì il 4 dicembre 1987.

 

DISEGNI E PAROLE

 

So come disegnare immagini. Con la scrittura, non so davvero cosa sto facendo (Arnold Lobel)

Immagine dal sito di The Daily Californian

Childhood on display in exhibit of Arnold Lobel's work | The Daily Californian

La scrittura e le illustrazioni di Lobel hanno attraversato diverse fasi. Nei primi lavori successivi all’illustrazione di fiabe, egli predilige l’umorismo in versi, uno stile a cui tornerà in altri momenti della sua carriera. Nell'intervista del 1977 per la rivista The Lion and the Unicorn Lobel spiegò di aver scritto questi libri immaginando cosa i bambini avrebbero voluto leggere. Tuttavia, mentre continuava a scrivere, si rendeva conto che i suoi testi non avevano il "peso" che desiderava. Iniziò quindi a prendere ispirazione dalle sue esperienze ed emozioni, accorgendosi a questo punto di scrivere storie per adulti leggermente travestite da storie per bambini. Lobel identificò l’esplorazione dei propri sentimenti come ciò che contribuì a migliorarlo come scrittore, convinto che le emozioni di adulti e bambini fossero più simili che diverse. Rimase comunque di preferenza incline a illustrare che non a scrivere, definendo il processo della scrittura abbastanza “doloroso” per il suo modo di essere. Negli anni '70 le illustrazioni di Lobel si spostarono dai colori primari a uno spettro più ampio di colori pastello e il suo lavoro fu descritto come soleggiato, caldo e persino accogliente.

 

 

FROG AND TOAD, RANA E ROSPO

La serie Frog and Toad racconta le storie assurde e divertenti vissute dai due amici protagonisti come, ad esempio, il tentativo di pilotare un aquilone.

Lobel sentiva che la sua personalità si rifletteva in questi personaggi. Il contrasto tra la rana avventurosa e il rospo impacciato e maldestro fa parte di ciò che ha reso la loro relazione credibile e accattivante, un motivo importante del loro successo fra i bambini. Ogni libro della serie contiene cinque racconti che rappresentano diverse avventure. Frog è più verde, alto, allegro e rilassato di Toad; lui è più tozzo e robusto, con una tonalità marrone e, pur essendo premuroso e amichevole con Frog, è anche il più serio e responsabile dei due. Nel 2008, tre storie inedite, non colorate, di Frog and Toad sono stati ritrovate e completate dalla figlia di Lobel, Adrianne Lobel. Nel 2012 Frog and Toad è stato classificato al numero 15 tra i "Top 100 Picture Books" in un sondaggio pubblicato da School Library Journal.

 

Rana e Rospo stavano leggendo un libro insieme. «Le persone in questo libro sono coraggiose» disse Rospo, «combattono contro Draghi e Giganti e non hanno paura.»

«Chissà se noi due siamo coraggiosi …» disse Rana.

«Sembriamo coraggiosi» disse Rospo, «ma lo siamo davvero?»

 

 

FROG AND TOAD SULLO SCHERMO

Negli anni '80, la Churchill Films produsse dalle storie di Frog e Toad adattamenti di 18 minuti e 30 dei primi due libri usando lo stop-motion di animazione in argilla (claymation). Entrambi i filmati sono stati diretti da John Clark Matthews. Frog e Toad sono stati doppiati da Will Ryan e Hal Smith.

 

 

FROG AND TOAD IN MUSICAL

I libri Frog and Toad hanno ispirato un musical di Broadway, A Year with Frog and Toad. Il musical è stato commissionato dalla figlia di Lobel, Adrianne Lobel, nel 2003. È stato nominato per tre Tony Awards. In precedenza, i libri avevano ispirato un'opera teatrale non musicale, Frog and Toad (Forever) scritta da Y York, realizzata al Seattle Children's Theatre (1998) e al First Stage Milwaukee (1999).

 

 

MOUSE SOUP, ZUPPA DI TOPO

Zuppa di topo, Mouse Soup, è un libro illustrato nel 1977. A partire dalla semplice frase "Un topo seduto sotto un albero", l’opera racconta di un topo catturato da una donnola decisa a cucinarlo in zuppa. Già nella pentola, il roditore riesce a ingannarla dicendole che la zuppa non avrà un buon sapore senza alcuna storia dentro. La donnola si sente affamata, ma accetta che il topo le racconti le quattro storie che dovrebbero andare in pentola per rendere la zuppa più gustosa.Nella prima storia, un topo cammina lungo un sentiero quando un nido di api gli cade sulla testa.

Nella seconda, due grandi pietre sedute su una collina si chiedono cosa ci sia dall'altra parte, poiché non possono muoversi dal punto in cui sono sedute.

Nella terza storia, un grillo ha voglia di cantare una canzone nel cuore della notte. Ma il suo canto disturba un topo che sta cercando di dormire.

Nella quarta storia, un topo poliziotto va a casa di un topo che sta piangendo.

Dopo aver finito di raccontare, il topo spiega alla donnola come portare a casa gli ingredienti associati alle storie, da mettere nella zuppa. La donnola esce senza chiudere la porta, permettendo al topo di fuggire. Dopo innumerevoli imprevisti, tornando a casa, si rende conto di essere stata ingannata.

 

ED ORA … IMPARIAMO L’INGLESE CON FROG AND TOAD

SU ARNOLD LOBEL - Estratto da L'école des loisirs, 1997 - Sophie Chérer

Arnold Lobel | l'école des loisirs (ecoledesloisirs.fr)

 

Il nostro bisogno di consolazione si può soddisfare.
[…] Lancia un cuscino soffice sul fondo di un pozzo in modo che le monete gettate in esso non si feriscano più. […] Corri molto, molto velocemente, per essere al piano terra e al primo piano della tua casa allo stesso tempo. […] Non pulire le pozzanghere dal fango perché sono dolci ai maialini. […] Cammina all'indietro, chiudendo gli occhi per tenere lontane le cose che ti danno fastidio … Senza Arnold Lobel, forse non avremmo mai avuto tutte queste buone idee. Ma ora le abbiamo per sempre. Arnold Lobel visse a Brooklyn con sua moglie Anita, una vignettista come lui, e i loro due figli. Arnold Lobel sembrava il Papà Mouse di "Seven Mouse Stories": occhiali quadrati, baffi neri e drusi, un look buono e malizioso, e soprattutto la capacità perpetua di trovare in ogni cosa il poetico e il divertente. Arnold Lobel sembrava anche il piccolo elefante di "Zio Elefante". Era cresciuto con la nonna, una donna molto amorevole. Invecchiando, cominciò a perdere la testa. Da adulto, Arnold soffrì di non essere in grado di comunicare con lei come prima, e fu allora che scrisse "Zio Elefante" per immortalare la relazione ideale e sognata tra un adulto e un bambino. Arnold Lobel morì all'età di 54 anni nel 1987. I suoi libri insegnano a bambini e adulti ad accettare dolori e lacrime, a inventare gioie e conforti, a prevenire il dolore, a calmare le ansie attraverso l'umorismo. I suoi libri ammorbidiscono il tutto con le loro caratteristiche soavi e i colori tenui. I suoi libri punteggiano i percorsi delle loro rime. I suoi libri ci dicono tutti la stessa cosa: il mondo è ancora molto più bello di qualsiasi cosa tu possa immaginare, purché lo osservi per davvero. Ci dicono che il nostro bisogno di consolazione si può soddisfare.

SU ARNOLD LOBEL – Estratto da Eileen McGinnis blog

Children’s Book Author Arnold Lobel + Fatherhood in the Closet — Eileen McGinnis

 

Una delle delizie di prendersi cura di un bambino piccolo è la possibilità di rivisitare il mondo perduto dei libri illustrati. […] Mentre si passa all'età adulta, la maggior parte di noi perde il contatto con tutto ciò che rende “strana” l'infanzia. Sulla scia di drammi adolescenziali più drammatici, dimentichiamo le sue emozioni intense e oscure. Allo stesso modo, potremmo facilmente trascurare la gamma fantasiosa e il registro emotivo della letteratura per bambini una volta superata l'età dei libri illustrati. La genitorialità, tuttavia, ci fornisce il dono prezioso di tornare a quel vivido, inventivo, meraviglioso mondo technicolor delle storie disegnate. Naturalmente, sperimentiamo questi libri in modo diverso rispetto ai nostri figli e, in modo diverso, ogni sera le accogliamo un po' più in profondità dentro di noi. Ma la sensazione non è meno magica pur tingendosi di una maggiore conoscenza.

I libri per bambini non devono essere manuali didattici con istruzioni sulla vita. Essi vanno utilizzati come tane di conigli, che bucano la terra e ci fanno viaggiare in noi stessi e nel rapporto con gli altri. Forse, quindi, è giusto che molti dei più innovativi e influenti autori di libri per bambini della metà del XX secolo - da Margaret Wise Brown e Maurice Sendak a Tomie de Paola e Louise Fitzhugh - fossero così bizzarri. Jesse Green suggerisce che il genere è diventato un modo per esprimere le proprie vulnerabilità […] Le forme tradizionali della letteratura per bambini, in cui i più piccoli spesso non sono nemmeno umani, hanno fornito il mimetismo di cui avevano bisogno per scrivere di cose reali. La narrativa per bambini era potente proprio perché, in quel periodo, richiedeva agli autori di trasmutare desideri sotterranei, impulsi sotterranei. Arnold Lobel, autore e illustratore dell'amata serie Frog and Toad, ha riflettuto su questa particolare sfida di scrivere per bambini: “Sai, se un adulto ha una storia d'amore infelice, ne scrive. La esorcizza da se stesso, forse, scrivendo un romanzo. Beh, se io ho una storia d'amore infelice, devo in qualche modo usare tutto quel dolore e quella sofferenza, ma trasformandolo in un lavoro per bambini”. […]

[…] A proposito di Frog and Toad. Anfibi addomesticati? Le origini dell'amata serie di Rana e Rospo risalgono all'infanzia: durante le vacanze estive nel Vermont, il giovane Lobel teneva rane e rospi come animali domestici. Più in generale, la sua predisposizione verso l'arte era legata a un'infanzia solitaria. Avendo perso la maggior parte della seconda elementare a causa di una malattia, fece timidi gesti di amicizia verso i suoi compagni di classe regalando loro i suoi disegni di animali. Nel 1954, Lobel incontrò la sua futura moglie Anita Kempler, una studentessa d'arte a Pratt. Sopravvissuta all'Olocausto (era di origine polacca), la Kempler aveva un suo affascinante “retroscena” artistico. Dopo la nascita della figlia Adrianne e del figlio Adam, Lobel e Kempler decisero entrambi di intraprendere una carriera nella letteratura per bambini, indipendentemente e come collaboratori. Condividevano lo spazio dello studio sopra la loro casa di Brooklyn, dove continuarono a lavorare fianco a fianco per anni. Lobel ha iniziato nel 1961 come illustratore di libri per bambini per Harper&Row. L'anno seguente pubblicarono A Zoo for Mr. Muster, il primo libro scritto e illustrato da Lobel. Ma sono stati i quattro libri Frog and Toad, la cui pubblicazione ha attraversato gli anni '70, a consolidare il suo stile. […] La serie esplorò terreni profondamente personali. Secondo Kempler, "i libri Frog and Toad furono i primi che Arnold sentì veramente suoi. Non stava solo producendo storie, ma parlava di argomenti importanti come l'amicizia, la paura, la solitudine, i dubbi, le ossessioni. Come ha detto Lobel, autore-animale o animale-autore, Frog and Toad sono davvero due aspetti di me stesso." […]

 

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