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La rubrica "Una settimana con..." questa settimana è dedicata allo scrittore cileno Luis Sepúlveda Calfucura, nato a Ovalle in Cile nel 1949 e recentemente scomparso a Oviedo.
L’amore, la lotta per la giustizia, la natura, il viaggio, l’avventura, l’amicizia sono tra i temi più importanti che hanno percorso la vita di un autore che era molto legato a Genova e ai genovesi e che, con passione, collaborava con il Teatro dell’Archivolto. Un autore amato dai bambini e dalla famiglie,fin dalla pubblicazione nel 1996 de “La Storia di una gabbianella e il gatto che le insegnò a volare”. Dal libro nel 1998 il regista Enzo D’Alò ha realizzato lo stupendo film di animazione La gabbianella e il gatto. Altri meravigliosi libri destinati all’infanzia, e non solo, sono stati pubblicati dopo il suo capolavoro.
La fiaba illustrata di Luis Sepúlveda : “Storia di una lumaca che scoprì l‘importanza della lentezza”, pubblicata nel 2013, ha come protagonista una piccola lumaca che trova ingiusto non avere un nome proprio e desidera scoprire le ragioni della lentezza.
Inizia così un lungo cammino irto di ostacoli che si frappongo tra lei e le sue aspirazioni. Il tema dell’amicizia è essenziale; infatti nel viaggio, la lumaca incontrerà un gufo e una tartaruga che la aiuteranno nel trovare risposte e dare un senso alla vita. Proprio la lentezza della lumaca sarà determinante per salvare tutte le specie animali che vivono nel grande prato dei Denti di Leone dal grande pericolo che incombe. La fiaba di Sepúlveda ci invita a riflettere sul nostro essere e godere di un mondo piccolo e lento, fatto di dettagli cui prestare attenzione: le sfumature del cielo, gli sguardi, i sorrisi, la sofferenza, la gioia. Con la convinzione che un altro mondo è possibile, se i principi umani di solidarietà, rispetto e fratellanza restano vivi tra gli esseri umani.
Nel prato dei Denti di Leone
La lumaca che voleva conoscere i motivi della lentezza non aveva un nome, come del resto non lo avevano le altre lumache, e questo la preoccupava molto…
Incontro con il gufo
..la lumaca decise di chiedere al gufo i motivi della lentezza...
…”sei lenta perché hai sulle spalle un grande peso”- spiegò il gufo-
…Tu sei una giovane lumaca e tutto ciò che hai visto, tutto ciò che hai provato, amaro e dolce, pioggia e sole, freddo e notte, è dentro di te, e pesa, ed essendo così piccola quel peso ti rende lenta”.
“E a cosa mi serve essere così lenta?”
“ A questo non ho risposta. Dovrai trovarla da sola”- disse il gufo.
Incontro con la tartaruga
La tartaruga, masticando gli ultimi petali delle margheritine, le disse che se lei non fosse stata una lumaca dall’andatura lenta, molto lenta, se invece della sua lentezza avesse avuto il volo veloce del nibbio, la rapidità della cavalletta che copre a salti enormi distanze,o l’agilità della vespa che ora c’è e ora non c’è perché più veloce dello sguardo, forse non sarebbe mai stato possibile quell’incontro di esseri lenti come una tartaruga e una lumaca.
“Capisci Ribelle?” disse infine la tartaruga con gli occhi chiusi.
“Credo di sì. La mia lentezza è servita a incontrarti, a farmi dare un nome da te, a farmi mostrare il pericolo, e ora so che devo avvertire le mie compagne”...
Riflessioni della Lumaca Ribelle
“In questo viaggio che è iniziato quando ho voluto avere un nome ho imparato tante cose. Ho imparato l’importanza della lentezza e, adesso, ho imparato che il Paese del Dente di Leone, a forza di desiderarlo, era dentro di noi”.
da “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” /Luis Sepúlveda .–Parma: Guanda, 2013, pag. 17,22, 23, 49, 50, 95
(Marino Muratore,curatore della rubrica)
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