Marino Muratore, ideatore e curatore della rubrica
La rubrica “Una settimana con...,” iniziativa del Sistema Bibliotecario Urbano, ha come protagonista della settimana lo scrittore “Angelo Petrosino” uno degli autori italiani per ragazzi più conosciuti nel mondo. L’autore è nato in Puglia, ma giovanissimo è emigrato in Francia per poi ritornare in Italia. Ha ottenuto un grande successo letterario per avere inventato il personaggio di “Valentina”, che è stata la protagonista di almeno un centinaio dei suoi romanzi. Angelo Petrosino ha lavorato con passione come maestro elementare e, proprio durante le lezioni in classe, ha scoperto la sua vocazione di narratore. Come maestro si è sempre occupato del mondo della disabilità, inventando anche nuove metodologie d’insegnamento per favorire la valorizzazione di tutti i suoi alunni. Angelo Petrosino nei due video, che ha registrato per i giovani lettori della Liguria, ci racconterà la professione di scrittore per ragazzi, parlerà del suo personaggio “Valentina” e del suo libro “Fratello e sorella per forza”, leggerà il primo capitolo del suo recente romanzo “Le avventure di gatta Ludovica”.
Biografia
Angelo Petrosino è nato in Puglia, a Castellaneta. A dieci anni è emigrato in Francia. Dopo una sosta di alcuni mesi nell’Auvergne, si è successivamente trasferito a Parigi. Questa esperienza, fondamentale nella sua infanzia e preadolescenza, ritorna sovente in molti dei suoi libri.
Al suo ritorno in Italia, è approdato a Chivasso, in provincia di Torino. A Torino ha studiato da perito chimico e, dopo aver preso da privatista il diploma magistrale, si è iscritto a Magistero, all’Università di Torino. Ha poi insegnato per quasi 40 anni in una scuola elementare della stessa città. L’insegnamento, che gli ha consentito una conoscenza approfondita dell’infanzia, è stato decisivo nella sua scelta di scrivere libri per bambini e ragazzi nei quali sono presenti il tema della crescita, i rapporti interpersonali, un’indagine accurata della vita familiare, della scuola, della società contemporanea.
Negli anni Ottanta del secolo scorso ha cominciato ad occuparsi di questioni pedagogiche e di letteratura per l’infanzia. Le sue riflessioni e i suoi contributi hanno trovato posto sulle principali riviste di pedagogia e di letteratura per l’infanzia. Per alcuni anni ha fatto parte della redazione di Cooperazione Educativa. È consulente redazionale della prestigiosa rivista di letteratura “Pagine Giovani” (la più antica rivista italiana di letteratura giovanile ancora edita) alla quale collabora con editoriali ed articoli. Angelo Petrosino è stato allievo e amico del grande critico, filosofo e saggista di letteratura giovanile Marc Soriano, che ha omaggiato nel 2019 (in occasione del 25° anno della morte) presso l’Università di Parma.
Angelo Petrosino è stato anche direttore del giornale per ragazzi IL GIORNALE DEI BAMBINI, poi diventato PETER PAN. Alla rivista collaborarono i principali scrittori e illustratori per ragazzi italiani ed europei.
Per anni è stato ospite di una scuola primaria della Cornovaglia, ha conosciuto a fondo il sistema scolastico inglese e ne ha parlato in saggi e articoli.
Il suo primo libro per bambini fu pubblicato dalle Nuove Edizioni Romane di Gabriella Armando nel 1989. Si intitolava LA FEBBRE DEL KARATE e vinse la Palma d’argento al Salone Internazionale dell’umorismo di Bordighera.
Successivamente diede avvio a una serie di libri centrati sul personaggio di Jessica, seguita nel suo percorso di crescita dai dieci ai sedici anni.
Nel 1995 creò il personaggio di Valentina, destinato a un successo duraturo per oltre venticinque anni. Su Valentina ha pubblicato più di 160 libri, che hanno raggiunto una tiratura complessiva di più di due milioni e mezzo di copie. I suoi libri sono stati in varie lingue tra le quali spagnolo, polacco, ecc.
Con Valentina, in un quarto di secolo, l’autore ha raccontato i mutamenti sociali nel nostro Paese. Con le sue storie ha toccato tutti i temi sensibili che riguardano l’infanzia e formato generazioni di lettrici e di lettori.
In una intervista rilasciata alla rivista Mangialibri, lo scrittore afferma sulla protagonista dei suoi romanzi:
“Valentina è “nata” vent’anni fa con delle caratteristiche personali precise: la curiosità, l’intraprendenza, l’insofferenza per i luoghi comuni, una grande comprensione per le ragioni degli altri, un’apertura al nuovo senza pregiudizi. Valentina si fa domande difficili e cerca risposte non scontate. La sua capacità di introspezione l’aiuta a trovare quasi sempre soluzioni adeguate ai problemi e alle difficoltà che deve di volta affrontare. Queste doti, che non escludono una buona dose di umiltà nell’ascoltare i suggerimenti di chi ne sa più di lei, sono sempre rimaste il suo abito mentale nel corso di questi vent’anni e hanno costituito un modello e un punto di riferimento soprattutto per le sue coetanee lettrici, come continuano a scrivermi nelle loro migliaia di lettere. Il cambiamento più difficile da rendere, per me, è stato quello del passaggio all’età adolescenziale, descritto nella collana che racconta le sue avventure al liceo”. (Mangialibri intervista ad Angelo Petrosino)
Negli ultimi anni, interrotta la serie di Valentina, si è dedicato alla creazione di altri personaggi, utilizzando in parte gli animali come metafore di una contemporaneità in rapido mutamento. Così sono nati LE AVVENTURE DELLA GATTA LUDOVICA e LE AVVENTURE DEL PASSERO SERAFINO, che saranno seguite nel maggio 2022 da LE AVVENTURE DEL DELFINO BENIAMINO. Tutti questi libri sono pubblicati da Einaudi Ragazzi. Con la stessa casa editrice è uscito nel settembre 2021 FRATELLO E SORELLA PER FORZA, un libro che funge da osservatorio sulla formazione di una nuova famiglia.
Nel febbraio 2022 sarà in libreria BAMBINI SI DIVENTA, forse il libro più importante dell’autore. E’ il racconto in forma di romanzo della sua infanzia al Sud negli anni ’50. Ad Angelo Petrosino sono stati conferiti molti importanti riconoscimenti, tra i quali:
Bibliografia
Nuove serie di Valentina (2000-2017), Piemme-Mondadori:
1.VALENTINA
2.V=VALENTINA
3.VALENTINA & CO
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Le avventure di gatta Ludovica
Angelo Petrosino regala ai piccoli lettori e agli adulti un altro capolavoro uscito dal suo cuore e dalla sua penna: LE AVVENTURE DELLA GATTA LUDOVICA. Il romanzo è adatto a ogni età e la sua storia ricorda quella di Pinocchio che nel 1881 fu pubblicato a puntate nel GIORNALE DEI BAMBINI (inserto settimanale del quotidiano Il Fanfulla).
Angelo Petrosino pubblicava ogni sera e gratuitamente, durante il periodo più duro del lockdown per l’emergenza sanitaria, un capitolo del romanzo che stava scrivendo. Le maestre di molte classi italiane si collegavano nella mattina seguente alla pagina web di Angelo Petrosino. Poi leggevano, in presenza o tramite la didattica a distanza, ai loro alunni la nuova avventura della Gatta Ludovica. Il libro riscosse un così grande successo che Einaudi decise di pubblicarlo già nel maggio 2020, avvalendosi delle meravigliose illustrazioni di Sara Not.
Il primo capitolo del romanzo presenta Amelio, un uomo di ottant’anni che da quando era morta la moglie Luisa era rimasto solo. Durante uno dei suoi ultimi sogni, la donna compare ad Amelio per proporgli di prendere una gatta in casa.
Con questa premessa inizia una storia meravigliosa e coinvolgente. Grazie a una famosa “gattara”, l’uomo incontra Ludovica, una micia non più giovane e di colore nero come il carbone. L’animale “riconosce” subito il desiderio di Amelio di accudirla e così decide di entrare nel trasportino, abbandonando così la vita randagia.
Inizia una relazione intensa tra Ludovica e Amelio fatta di dialoghi, gite al mare, colazioni insieme, confidenze. Tutto procede serenamente fino a quando l’uomo deve essere ricoverato di urgenza in ospedale. Ludovica non desidera, però essere affidata alla gentile signora Cristina, scappa per tornare alla vita randagia. Senza la presenza dolce di Amelio, sente la nostalgia per la libertà.
Inizia quindi la parte più bella del libro, quella dei vagabondaggi di Ludovica per la città di Torino. La gatta è curiosa, intelligente, sveglia, ma soprattutto buona. Nel suo peregrinare tra vie, pazze, mercati della città riuscirà a salvare la vita a un neonato dimenticato in auto, sventerà un tentativo di furto in una famosa salumeria del centro, recupererà un prezioso album di foto-ricordo caduto dalla finestra a un’anziana, farà l’acrobata per aiutare Giulio, un giovane giocoliere che prova ad aiutare economicamente il padre disoccupato.
Ludovica durante i suoi percorsi, ascolta e commenta anche i dialoghi che avvengono tra le persone nella città di Torino. Grazie a questo stratagemma Angelo Petrosino, con la sua consueta delicatezza, riesce a descriverci le meraviglie, i problemi del mondo contemporaneo. Regalandoci speranza.
Fratello e sorella per forza
Recensire il romanzo di Angelo Petrosino “Fratello e sorella per forza” è un fatto curioso per me che sono figlio di un insegnante elementare e che in più è stato il mio maestro per tutto il ciclo delle scuole elementari. Fu una scelta obbligata e non un piacere: le classi nel mio paese erano divise rigorosamente tra i sessi e l’unico insegnante disponibile per le classi maschili era mio padre. Mi trovai quindi a vivere situazioni simili a quelle vissute da Francesco e Marta, i due bambini protagonisti del romanzo. Analogamente a Francesco e Marta ho sentito le invidie di alcuni compagni di classe perché immaginavano che mio padre mi aiutasse nei compiti a casa e ugualmente ho provato sulla mia pelle che i bravi maestri/genitori abbassano i voti ai figli in classe per eliminare ogni sospetto di privilegio. La differenza tra la mia vita e il libro è solamente nell'epoca storica dove sono ambientati i fatti: le classi raccontate da Angelo Petrosino sono, per fortuna, miste.
Il romanzo si svolge a Torino e inizia con il racconto della storia di due famiglie.
prima ha come protagonista Paolo che fin da bambino sognava di fare l’attore di teatro, tanto che organizzava piccoli spettacoli di strada dove ammaliava i coetanei. Il giovane era persino in grado di recitare mille e più parti in contemporanea, utilizzando la sua grande versatilità con la voce. Per assecondare la sua passione Paolo, finite le scuole medie, decise che nulla era più bello di divenire maestro alle elementari. Il motivo era che, secondo lui, i bambini sono i migliori spettatori nelle rappresentazioni teatrali e i più bravi inventori di storie. Paolo insegna la storia, italiano, matematica, utilizzando proficuamente le sue capacità recitative. Nel suo percorso didattico coinvolge gli alunni, valorizzando le capacità di ogni bambino. I colleghi e genitori lo apprezzano per i suoi metodi innovativi che regalano ottimi risultati nell’apprendimento.
Paolo ama la montagna e durante una gita casualmente incontra Miriam, una brava pediatra. Qualche anno dopo il loro matrimonio nasce Marta. La donna sfortunatamente si ammala presto e muore, lasciando il marito e la figlia soli. Con pazienza Paolo e Marta riescono a ridare senso alla vita.
La seconda famiglia che Angelo Petrosino ci presenta nel romanzo è quella di Anna, una donna nata in Puglia a Castellaneta, il paese di origine dello scrittore. Finita la scuola media, la ragazza si trasferisce a Torino da una zia e anche lei decide di divenire una maestra elementare. Eterna supplente non di ruolo, Anna ammalia ogni volta i suoi alunni grazie alla sua gentilezza e competenza, oltre alle sue grandi capacità nel disegno. Un giorno al Parco del Valentino conosce Guido, un macchinista di treni, con il quale si sposa. Dal loro matrimonio nasce Francesco. Anche la famiglia di Anna viene colpita dal lutto per colpa di un incidente ferroviario che porta via Guido. Anche in questo caso il nucleo si riorganizza dopo la grave perdita. Anna finalmente diventa maestra di ruolo proprio nella stessa scuola dove insegna Paolo. Ha il figlio Francesco come alunno della classe, allo stesso modo come Paolo ha Marta tra i suoi scolari.
Inizia qui la parte più bella del libro di Angelo Petrosino. Con molta delicatezza l’autore descrive la vita delle due classi con l’invidia che provano alcuni compagni verso Marta e Francesco, l’amicizia che nasce poco a poco tra i due maestri, il rapporto di gelosia dei figli nei riguardi dell’amore che cresce piano piano tra Paolo e Miriam, le attenzioni che hanno i genitori verso i propri bambini, il rispetto che la giovane coppia ha nei confronti degli ex coniugi morti, il rapporto educativo che i due insegnanti cercano di instaurare con i figli del nuovo partner .
Angelo Petrosino affronta con dolcezza, delicatezza e senza reticenza ogni sentimento che la nuova situazione crea. E lo fa attraverso il racconto di piccoli episodi quotidiani: un disegno incorniciato, una storia letta alla sera, una torta sacher preparata per un compleanno, un piccolo infortunio durante una gita scolastica, una visita in biblioteca.
In un periodo storico nel quale la letteratura per ragazzi sceglie spesso di rappresentare il dramma e la sofferenza per stimolare la ricerca di soluzioni ai problemi che affliggono la società contemporanea, Angelo Petrosino sceglie ancora una volta una via originale.
Senza sottacere le difficoltà e i passaggi emotivi, ci racconta come può nascere una famiglia allargata in un modo sereno e grazie al contributo di tutti i protagonisti: i due genitori che, senza rinunciare al loro nuovo amore, ascoltano nel profondo le paure dei figli, Marta e Francesco, che senza dimenticare il papà e la mamma scomparsi, si mettono in discussione e accettano con buona disposizione d’animo la proposta di divenire “fratello e sorella per forza”.
Un libro che è sicuramente un punto di riferimento nell’educazione all’affettività, intesa nel modo più bello del termine.