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Marco Tomatis

Marino Muratore, ideatore e curatore della rubrica

 

Marco Tomatis: un narratore poliedrico. Lo scrittore “Marco Tomatis” è il protagonista della rubrica letteraria "Una settimana con.." dedicata ai ragazzi del Sistema Bibliotecario Urbano di Genova.

L’autore proposto per la rubrica in questo ultimo mese dell’anno 2023, è Marco Tomatis, uno scrittore molto amato dai ragazzi, dagli insegnanti e dai tanti lettori che si appassionano alle sue pubblicazioni in Italia e in molti paesi europei. Molti suoi libri fanno parte dei percorsi didattici delle Biblioteche genovesi dello SBU. I romanzi che Marco Tomatis ha scelto per la rubrica e che presenterà in due video-racconti sono i suoi recenti capolavori: “Il cinema” pubblicato da Notes nel 2020 e “Roberto e le sfidanzate”., edito da Giunti nel 2020.

 

La foto è una gentile concessione dell'autore

 

Biografia 

Marco Tomatis è nato a Mondovì nel 1948, in provincia di Cuneo, dove continua a vivere. Laureato in Lettere all’Università di Torino, ha insegnato per diversi anni nella scuola italiana dalle elementari alle superiori. Nella scuola superiore di primo grado ha fatto per un paio d’anni anche il preside. In una intervista ha affermato con la consueta sincerità: “Ho capito che non era il lavoro adatto quando ho scoperto che mi tagliavo regolarmente le dita con la carta delle circolari ministeriali. Così me ne sono andato e sono tornato a fare l’insegnante. Poco dopo hanno informatizzato tutto. Corrispondenza cartacea ormai ridotta al minimo. Ma io non mi sono mai pentito della mia scelta e da quando ho lasciato l’insegnamento mi dedico a tempo pieno alla scrittura, anche se il mio ingresso nel mondo dell’editoria risale a tempi ancora precedenti”.

La sua attività letteraria è cominciata circa quattro decenni fa realizzando sceneggiature per graphic novel, sia per un pubblico adulto che infantile e adolescenziale, collaborando con l’illustratrice Cinzia Ghigliano, bravissima disegnatrice e compagna di vita. Sono poi venuti alla luce anche alcuni libri per adulti, forse anche un po’ strani, come una storia dei freni delle automobili, sicuramente l’unica esistente in Italia, e forse in Europa. Le soddisfazioni maggiori però sono venute dai libri per bambini e ragazzi, molti dei quali scritti a quattro mani con Loredana Frescura. Tra le pubblicazioni più importanti pe ragazzi ricordiamo:

  • Luna nella foto, Capitello Edizioni 2000 (premio “Righini Ricci” 1998),
  • Il mistero della pietra nera, Raffaello editore 2000 (premio “Città di Cingoli” 1999)
  • Il mondo nei tuoi occhi (con Loredana Frescura), Fanucci Editore 2006, premio “Andersen” 2006.
  • Il formaggio, una storia vera, anzi due, disegni di Cinzia Ghigliano, Slow Food edizioni 2008 - “White Raven” 2009 (Segnalato tra i 250 migliori libri per ragazzi editi nel mondo nell’anno precedente)
  • Forever, (con Loredana Frescura). Fanucci editore 2008
  • Odore di guai, Fanucci editore 2010
  • Ho attraversato il mare a piedi – L’amore vero di Anita Garibaldi (con Loredana Frescura), Mondadori 2011 - Premio “Mariele Ventre” 2012
  • Il cerchio delle formiche, Notes edizioni 2012
  • Nata sotto il segno dell’amore (con Loredana Frescura), Piemme 2014
  • Ti volio tanto bene” (con Loredana Frescura), nuova edizione, Piemme 2014
  • Il sapore dell’ultima neve, Notes edizioni 2015
  • Lorenzo e la grande guerra (nuova edizione) Raffaello 2015
  • Sarò io la tua Fortuna” (con Loredana Frescura), Giunti 2015 – Premio Selezione Bancarellino – Premio, “Leggimi forte – Andersen”, Premio “Gigante delle Langhe.”
  • Massimo da sistemare, (con Loredana Frescura) Giunti editore 2015. Premio Città di Cento” 2018
  • “A braccia aperte”, Antologia di dodici autori per ragazzi dedicata al tema dei migranti. Mondadori 2015.
  • Storia di Fiordaliso (con Loredana Frescura), Giunti editore 2018
  • Gauco e Lenina” Giulietta e Romeo ai tempi del fascismo, (con Loredana Frescura) Giunti editore 2019
  • AA.VV. Noi siamo il futuro” Storie per raccontare le sfide del mondo in cui vivremo”. Raffaello editore 2019
  • Rosa dai Capelli al vento (con Loredana Frescura), Notes editore 2020
  • Roberto e le sfidanzate (con Loredana Frescura) Giunti editore 2020
  • Teresa e i saltimbanchi (con Loredana Frescura), Piemme editore 2020
  • Il Cinema Notes editore 2020
  • Clio e il mondo delle Ombre All Around editore 2021
  • I perfezionatori (con Loredana Frescura) Giunti editore 2021
  • Le bugie ti lasciano in mutande (Con Loredana Frescura) Piemme 2021
  • Lula voleva gli occhiali neri. Notes editore 2022.

Marco Tomatis inoltre svolge da anni attività di promozione della lettura nelle scuole e in altre realtà. In questa veste organizza “Scrittori a scuola” una manifestazione della Biblioteca Civica di Mondovì ed è Art Director di “Illustrada – Libri scritti e disegnati”, sempre a Mondovì. È socio fondatore di ICWA (Italian Children’s Writers Association) di cui è stato anche membro del direttivo.

Dirige la collana “Rimbalzi” di Notes edizioni, dedicata alla storia per ragazzi,

Sito di riferimento di Marco Tomatis

https://www.marcotomatis.it/

 

 

Libri nel catalogo bi.G.met

 

Marco Tomatis presenta il suo libro intitolato Il Cinema

 

 

Il Cinema di Marco Tomatis

 

“Il Cinema” di Marco Tomatis è un libro ambientato nella Torino del 1913, un periodo storico nel quale in città nasceva una fiorente industria automobilistica e anche, particolare sconosciuto ai più, la prima industria cinematografica italiana, apprezzata in tutta Europa.

Il protagonista del romanzo è Lino che ci viene presentato nella prima pagina mentre sta zappando per estirpare le erbacce da un campo di pomodori nella periferia di Torino. Suo padre era morto cinque anni prima, investito da una delle prime auto che circolavano mentre ritornava a casa in bicicletta dalla fabbrica. Nessuno era poi riuscito a risalire all’identità del pirata della strada e così la famiglia si era trovata ad affrontare una dura situazione economica. Lino aveva così abbandonato gli studi per lavorare a 13 anni come apprendista nella fabbrica automobilistica Diatto. La mamma, operaia in una fabbrica di camicie, era stata costretta per risparmiare sull’affitto ad accettare la proposta della nonna paterna di trasferirsi con i figli Lino e Carolina di sei anni, alla periferia di Torino.

Nel tempo della narrazione del romanzo, la fabbrica Diatto rimane a lungo chiusa a causa di uno sciopero degli operai, così Lino approfitta del tempo libero per aiutare la nonna nei campi e poi portare con un carretto i prodotti agricoli al mercato del paese vicino

Tutto procede regolarmente nella vita dei protagonisti fino a quando a Torino arriva senza preavviso Carla, la zia paterna di Lino, insieme alla bellissima figlia Suzanne. Carla è una donna autonoma, separata che ha vissuto l’infanzia in Francia, insieme a suo padre, marito della nonna di Lino, che aveva trovato lavoro all’estero. Nonostante pregiudizi e fratture tra la rete parentale che hanno radici nel passato, la vita di Lino e di tutta la famiglia cambia con l’arrivo della zia e di Suzanne. Carla è una donna inquieta, vulcanica, originale che aveva già avuto successo in Francia, lavorando nella produzione di film. Il motivo del suo ritorno era rivedere la famiglia, ma anche portare le competenze acquisite in Italia. Propone quindi a tutti i componenti della famiglia di divenire attori cinematografici nei futuri film dei quali lei sarà la regista.

Solo la nonna non accetta l’idea, riportando prontamente una frase letta sul bollettino parrocchiale: “Il cinema fa diventare criminali i giovani”. Secondo lei è vera un’invenzione del diavolo!

Carla non si abbatte per i pregiudizi di sua mamma e si prepara a girare i primi cortometraggi muti (perché il sonoro è bel lontano dall’essere inventato): l’arrivo del Giro d’Italia a Torino, un’originale interpretazione di Cappuccetto Rosso e della fiaba di Hansel e Gretel. Gli attori che utilizza nelle riprese sono la piccola Carolina, Lino, Suzanne che è molto più grande del cugino, il vanitoso Svevo De Leonis, che è innamorato di Suzanne nonostante la differenza d’età e il fatto che sia già sposato, e Flavio, un mascalzone ex compagno di classe di Lino.

Durante le riprese sul set tutto sembra improvvisato, proprio come ai tempi eroici del cinema. La mamma di Lino è però una sarta molto brava a modificare abiti di recupero in costumi di scena, mentre Carla sa trasformare anche le riprese imperfette in un film compiuto che ogni volta sarà subito acquistato dai cinematografi nascenti in numero smisurato a Torino. Persino quello che sembra irrecuperabile, come ad esempio le riprese di un concorso di bellezza per bambini, Carla riesce con maestria a montare la pellicola in modo da farla diventare un esilarante film comico. Grazie alle proiezioni in sala, gli attori conoscono così una inaspettata celebrità e anche il banco di frutta e verdura della nonna di Lino è assalito ogni volta dai compratori. “È la forza del cinema”, dirà Carla soddisfatta per spiegare il successo ottenuto dai venditori/attori.

Lino rimane sempre più affascinato dal mondo della settima arte: comprende quando sia bella la professione dell’attore, quanto sia fondamentale e difficile saper montare le pellicole per dare nuovi sensi alle storie, quanto sia delicato occuparsi dei problemi dell’illuminazione delle scene, quanto sia necessario imparare nuovi trucchi perché le finzioni assomiglino alla realtà.

E poi spera nel segreto del cuore che i suoi ruoli nel cinema potrebbero un giorno avvicinarlo a Elda, l’ex compagna di classe che tanto gli piaceva.

La fabbrica Diatto riapre i cancelli ed inizia la seconda parte del romanzo che riserva molte sorprese nel proseguo la lettura del libro che per correttezza non riveliamo.

subito chiaro ed evidente quanto Marco Tomatis si sia documentato a lungo per scrivere il romanzo. Meravigliose poi sono le descrizioni delle prime fabbriche cinematografiche torinesi, come ad esempio gli studi della Atala Film. Anche gli amori, i litigi, le incomprensioni, i dispetti, le gelosie, le piccole vendette sono raccontate dall’autore con leggerezza e al tempo stesso con la profondità di chi conosce l’animo umano del mondo dei ragazzi. Un altro aspetto bello del libro di Marco Tomatis è la sua grande capacità di raccontare la città di Torino, quando era ancora sospesa tra due dimensioni che si intrecciano più volte nella storia: quella industriale e quella agricola

Il cinema di Marco Tomatis è un romanzo non solo per ragazzi, ma è da consigliare ai lettori di ogni età.

Roberto e le sfidanzate di Marco Tomatis

 

Roberto e le sfidanzate di Marco Tomatis e Loredana Frescura

 

“Roberto e le sfidanzate” di Marco Tomatis e Loredana Frescura è un romanzo molto originale nello sviluppo della storia e rientra sicuramente nella narrativa di formazione.

Il protagonista si chiama Roberto, ha 10 anni e si considera sfortunato perché nel giro di due settimane ha dovuto mettersi sia l’apparecchio ai denti che gli occhiali. È un dramma per il ragazzo che già considerava la sua vita triste e faceva spesso il confronto con i suoi amici che già “avevano” la fidanzata. In più, a differenza di Fulvio, non riceveva mai nessun messaggio dalle compagne di classe nella “buca delle lettere”, il grande scatolone rosso portato dalla maestra affinché gli alunni potessero scriversi tra di loro.

Lucia però gli aveva promesso già in terza elementare, dopo aver ricevuto un bellissimo anello fatto coi fiori, che gli avrebbe dato un bacio una volta che sarebbero stati promossi in quinta.

E la quinta stava per finire! Solo che Roberto, dopo aver messo l’apparecchio ai denti, parla in una maniera incomprensibile per tutti e soprattutto sputa da ogni parte. Lucia così decide di non considerarlo più.

Roberto peggiora le cose con un atto di autolesionismo: infatti durante la visita dall’oculista con la mamma sostiene per finta di non vedere nemmeno le lettere più grandi e quindi gli vengono ordinate lenti fortissime. La situazione relazionale diventa ancor più complicata e così Roberto chiede aiuto a suo cugino Rossano “il conquistatore di baci” e a sua sorella che però lo prende sempre in giro. A volte però la fortuna arriva nei luoghi più inaspettati e nel romanzo si presenta in una bancarella di libri usati, mentre una bambina stava sfogliando un breve saggio intitolato: “I comandamenti d’amore”. Roberto decide di acquistare il libro e di seguirne i consigli. E così attraverso le buone maniere, piccoli atti eroici, azioni galanti Roberto si troverà ad avere non una ma bensì cinque fidanzate. Ed iniziano i problemi…

Il romanzo “Roberto e le sfidanzate” di Marco Tomatis e Loredana Frescura è un romanzo simpatico, avvincente e un ottimo libro per affrontare i temi del rispetto per l’altro, l’accettazione della propria persona al di là dei difetti, l’importanza dell’amicizia.

 

 

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