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La DeA presenta SERGIO RUZZIER

 

“Sergio ha una certa affinità con il grottesco, ma riesce in qualche modo a renderlo adorabile. I suoi libri sono colmi di indescrivibili protuberanze grumose, pelose, carnose, tumorose. Crescono da piante aliene o rotolano sotto i tavoli. Sono inquietanti ed esilaranti, attraenti e repellenti”. (Sophie Blackall)

 

Sergio Ruzzier è autore e illustratore di libri di letteratura per l’infanzia. È nato a Milano nel 1966 e ha iniziato la sua carriera come illustratore nel 1986. Nel 1995 si è trasferito a New York dove ha iniziato a creare illustrazioni e storie per riviste nazionali e internazionali e editori.

Dopo molti anni trascorsi a New York, si è trasferito in Italia, dove continua a scrivere e a disegnare libri a figure. Nel 2011 Maurice Sendak l'ha selezionato per l'esclusiva Sendak Fellowship.

I suoi libri sono pubblicati in Italia dalla casa editrice Topipittori, che ha in catalogo: Stupido libro!, Due topi, Una lettera per Leo e i recenti fumetti di Fox+Chick.

Dell’albo illustrato “Una lettera per Leo”, l’autrice Silvia Vecchini ci dice: “Una lettera per Leo è una bellissima, piccola storia, un invito luminoso a prendere carta e penna per scrivere una lettera in cui ci possiamo firmare “Tuo”, un incoraggiamento a provare anche insieme ai bambini l’esperienza antica dell’attesa e dello sbirciare la cassetta della posta”.

Immagine tratta da “Una lettera per Leo”

Fumetti, albi illustrati dell’infanzia e più libertà nella lettura

In un suo articolo per il blog di Topipittori, Sergio Ruzzier ci racconta che da bambino non era certamente quello che oggi si definirebbe un buon lettore. Questo non significa che non amasse i libri, anzi era molto attratto dai libri, ma solo quelli con molte figure. Ovvero gli albi illustrati e i fumetti. I libri “lunghi”, senza o con poche immagini, gli sembravano terribilmente noiosi e difficili, e poche volte si era avventurato a leggerli.

Questa esperienza da bambino lettore di albi illustrati anche in età in cui gli altri leggevano testi più lunghi, lo ha spinto a pensare che l’abitudine a etichettare i libri (e i lettori) secondo l’età potesse essere profondamente sbagliata e fuorviante. Porre dei limiti alla libertà di scelta dando dei parametri a priori potrebbe portare a dissuadere i bambini alla lettura più che invogliarli:

“come si può indirizzare la scelta di un cliente solo in base all'età del bambino per cui sta comprando il libro, senza conoscere i gusti di quest'ultimo, cosa gli piace e cosa no, cosa ha voglia di leggere in quel momento? Nessuno direbbe: può consigliarmi un libro per un quarantanovenne? Perché per i bambini sì? Dovremmo lasciarli leggere ciò che vogliono, senza imporre loro le nostre insicurezze e i nostri pregiudizi di adulti”.

 

Partenza per New York e incontro con Maurice Sendak
Sergio Ruzzier racconta di essersi trasferito a New York nel 1995, dopo essere stato lì per una vacanza l’anno precedente. In quell'occasione, era riuscito a prendere contatti con l’art director del New Yorker cominciando a collaborare con le sue illustrazioni per il grande giornale americano. Per un po' di anni ha poi lavorato per giornali e riviste, anche se il suo obiettivo era da sempre arrivare al libro illustrato sebbene agli inizi il suo lavoro non fosse stato subito compreso dagli editori americani. Ha poi conosciuto Frances Foster che è stata la prima editor a dargli fiducia e da quell’incontro è partita la sua produzione.
Riguardo al suo stile, Ruzzier ricorda che tra i libri che più lo hanno influenzato sin dall’infanzia ci sia la serie Piccolo Orsacchiotto, scritta da Else Holmelund Minarik e illustrata da Maurice Sendak contribuendo alla formazione del suo gusto. Più volte, infatti, l’autore ha dichiarato che il grande illustratore americano Maurice Sendak fosse tra i suoi maestri. Nel 2011, con sua grande sorpresa, è stato selezionato insieme ad altri tre illustratori, da The Sendak Fellowship per un soggiorno di un mese da trascorrere in Connecticut, disegnando in compagnia di Sendak.
Un’esperienza che lo ha segnato dal punto di vista personale e professionale proprio per la possibilità di sottoporre il suo lavoro al giudizio schietto e aperto del grande maestro. “Sendak era un perfezionista in tutto quello che faceva e che osservava, con altissimi standard. Diciamo che adesso soffro molto di più di prima se mi capita di consegnare un'illustrazione di cui non sono completamente soddisfatto”, ci racconta Ruzzier in un’intervista.

Maurice Sendak, Sergio Ruzzier e Viola Ruzzier (Photo by Dona Ann McAdams/Sendak Fellowship 2011). Immagine tratta dal blog di Topipittori

 

Sergio in nuce: il suo studio a Brooklyn e la sua tecnica

In un articolo pubblicato per la Collana Oblò di Hamelin, Sophie Blackall ci racconta Sergio Ruzzier dietro le quinte nel suo studio di Brooklyn:

Questo è Sergio, in nuce: sorprendente, fuori dagli schemi, divertente, affettuoso, generoso e affascinato dalle cose piccole e irregolari. Sulla sua scrivania ci sono dei contenitori per campioni medici che contengono liquidi sospetti – di fatto, dei colori ad acquerello diluiti con acqua. Ci sono tazze piene di matite e pennelli, bottigliette di inchiostro di china e un’esplosione di pennini abbandonati. Sergio stesso, una volta, è stato paragonato nel suo modo di vestire ad un letto disfatto (da una bibliotecaria innamorata). Eppure disegni realizzati su quella scrivania trasandata sono meticolosamente ordinati”.

Ogni libro di Ruzzier è a sé stante ma le sue illustrazioni fanno parte di un unico mondo molto riconoscibile per la tecnica ad acquarello, per i colori pastello e per il segno. Le storie di Sergio Ruzzier hanno luogo in un mondo onirico, senza tempo – familiare e confortevole con accenni di incertezza. Dietro quella formosa collina potrebbe nascondersi un burrone. I suoi protagonisti, qualsiasi sia la loro forma, sono bambini piccini; come uccellini appena usciti dall’uovo, sono vulnerabili, esigenti, contrastivi, divertenti, melanconici e incredibilmente teneri.

La sua tecnica abituale è fatta di pennino, inchiostro e acquarello. Nulla è trattato in digitale.

Qui vediamo la sequenza creativa del libro a fumetti “Fox+Chick: Prima è stato completato l’intero libro a penna e inchiostro; poi sono state aggiunte le ombreggiature con un grigio molto diluite e infine è stata inserita la coloritura ad acquarello con tinte preparate in grandi quantità, in modo da evitare le irregolarità.

Immagine tratta dal blog di Topipittori

 

Da questo processo creativo si comprende come nella scelta se partire dalla linea o dal colore, Ruzzier non abbia dubbi:

“Partirei dalla linea. Mi ricordo, da ragazzino, l’emozione delle prime volte che ho usato il pennino con la china. Capire come fare a ottenere una linea più spessa o più fine, come modularla, come fare le curve, come non macchiare… Al colore sono arrivato molto più tardi, verso i diciott’anni. Raccontavo a me stesso che il mio ideale era il bianco e nero, ma in realtà avevo molta paura di affrontare il problema. Poi, un giorno, mi sono forzato e ho comprato una dozzina di mezzi godet e ho imparato a usare gli acquarelli, che mi danno grandi soddisfazioni”. (http://www.lefiguredeilibri.com/2011/05/30/sergio-ruzzier-7-domande/)

 

Sergio Ruzzier …da colorare:

Scarica gratuitamente un’illustrazione da colorare

 

Sergio Ruzzier …da guardare e ascoltare:

Video lettura di “Stupido libro!”

Video lettura “Two mice” in inglese

Lettura animata di “This is not a picture book!” in inglese

Lettura di “Whose shoe?” in inglese

Presentazione del libro “Roar like a dandelion

 

Sergio Ruzzier …da dipingere:

Penna e inchiostro

Live drawings con Sergio Ruzzier

 

Sergio Ruzzier …da prendere in prestito:

Ecco la lista dei libri dell’autore presenti alla Biblioteca E. De Amicis

 

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