Biblioteche di Genova » Venti sul mare_in mostra. Le vetrinette
La mostra inizia con la prima vetrina, in fondo alla sala, dove sono esposti il logo della De Amicis, quando la sede era in via Archimede. Disegnato dall’illustratrice Claudia Cazzaniga, esso rappresenta un gruppo di giovani lettori che si affolla dietro un grande libro rosso.
Quando la biblioteca nel 1999 si traferì ai Magazzini del Cotone, al Porto Antico, il direttore della De Amicis, Francesco Langella chiese a Maurizio Loi un nuovo logo che visualizzasse questo fondamentale cambiamento.
Nella vetrinetta sono visibili alcuni schizzi preparatori, nei quali prende corpo l’idea di trasformare il libro rosso della Cazzaniga in una nave/libro ispirata alla segnaletica internazionale che indica il porto con il pittogramma di una nave sulle acque.
Affianco vi è il logo per Venti sul mare, realizzato da Alessandra Cavalli, per festeggiare i 20 anni della De Amicis al porto antico.
Attingendo al ricchissimo fondo di libri storici della biblioteca, abbiamo organizzato un percorso visivo che mostra alcune delle metamorfosi del libro per ragazzi, a partire dalle magnifiche edizioni di fine ‘800, al novecento, sino alle concezioni più moderne espresse da autori come Munari, Komagata, ed altri.
Tutto questo solo attraverso rapidissimi flash, scelti per innamoramento e quasi a caso, nell’oceano di libri su un arco di più di un secolo e mezzo.
Affianco alle edizioni italiane troverete alcune produzioni estere, tra le più celebri nel loro paese di origine, come Les voyages extraordinaires di Jules Verne nella storica collezione Hetzel, con le illustrazioni di Bennet, il libro Cuore e il Pinocchio di Jacovitti.
Il personaggio di Martine, un vivace ragazzina, magnificamente disegnata Marcel Marlier, i testi sono di Gilbert Delahaye, ci accompagna nella scoperta della modernità nella Francia degli anni ’50 e ’60, in cinquantasette album, cinquanta milioni libri, tradotti in cinquanta lingue.
Bruno ist Brummig, di Katja Mensing, descrive la vita di un ragazzino tedesco degli anni ’90, che si annoia di fronte alla televisione, ma verrà la sua amica Britta a salvarlo con dei giochi magnifici. Questo libro è stato oggetto di una importante esposizione, quando la sede era ancora in via Archimede.
Un’intera vetrina è stata dedicata a Bruno Munari che, con le sue formidabili innovazioni, ci ha portato a scoprire il libro come fosse una scultura moderna, fatta di materiali diversi, dal legno, al cartone, alla stoffa, al plexiglass. Un paio di occhiali in cartone, progettati da Munari stesso, ci aiutano a vedere il mondo alla sua maniera, umoristicamente.
Continuando ad esplorare il libro come forma a tre dimensioni, una vetrinetta raccoglie le cartoline pop-up disegnate da Maurizio Loi per la casa editrice Giacché di La Spezia.
Una moderna mediateca e una chiesa romanica del 20mo arrondissement di Parigi, il forte di Bard in Valle d’Aosta, i paesaggi marini di Vernazza e Manarola nelle Cinque Terre.
La biblioteca De Amicis da molti anni, dedica un’attenzione speciale al mondo del pop-up, attraverso mostre, corsi di formazione, atelier, che hanno visto la presenza di importanti paper engineer come Paul Johnson.
Una seconda vetrina espone le ricerche sull’architettura della lettera in pop-up, cui si affianca il catalogo della mostra dedicata a Vojtech Kubasta, famoso creatore di libri cecoslovacco, cui la De Amicis e il Museo di Sant’Agostino hanno dedicato un’importante mostra nel 2011.
Accanto troviamo il libro pop-up ABC3D di Marion Bataille, un grande successo internazionale dedicato agli alfabeti tridimensionali.
Alì ou Leo, un libro tattile che può essere letto anche da chi è cieco, creato da Sophie Curtil, artista che ha operato a lungo come animatrice all’Atelier des Enfants del Centre George Pompidou (Beaubourg), museo per il quale ha anche curato la celeberrima collana di libri d’arte per ragazzi L’art en Jeu, qui rappresentata da Le Coq, dedicato alla scultura di Costantin Brancusi.
Un telo su cui è stampato un alfabetiere con le immagini di animali e le loro iniziali, a cura dal comité éditorial bamakois pour la littérature enfantine del Mali, è sospeso sopra la vetrina dedicata all’Africa, con due pubblicazioni del Museo d’arte africana Dapper realizzate da Sophie Curtil.
Il telo è un dono di Geneviève Patte, direttrice per lunghi anni della Petite Bibliothèque Ronde di Clamart, istituzione con la quale la De Amicis ha avuto intensi rapporti di scambio e di amicizia. Una bambola della fertilità della cultura Akwaba (Ashanti, Ghana), sembra un giocattolo ma ha una funzione votiva, ci ricorda che la dimensione magica non è mai molto lontana dal mondo della scrittura e della lettura.
L’armadio vetrina verticale, espone due altre dimensioni del libro.
Il libro teatro o Kamishibai, in giapponese teatro d’immagini, che viene letto da un narratore che sta dietro le immagini, che vengono sfilate con il procedere del racconto. Qui il movimento dell’immagine accompagna e genera il flusso narrativo. Vi sono, poi, i libri origami di Katsumi Komagata. Nella serie Go Around è il lettore che muovendosi intorno all’immagine la vede modificarsi. Il movimento del lettore crea il racconto. Una mostra è stata dedicata dalla De Amicis nel 2005 a questo importante designer giapponese.