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De Amicis

#Iorestoacasacon...QUENTIN BLAKE

 

 

 

 

“Ricorda: possiamo anche essere chiusi in casa, ma armati di immaginazione, matita e carta possiamo viaggiare ovunque e vivere avventure illimitate”.

 

Quentin Blake, nato nella periferia di Londra nel 1932, è uno degli illustratori e autori più amati dai bambini di tutto il mondo; la sua lunghissima carriera conta centinaia di lavori, è l’illustratore dei libri di Roald Dahl e, in Italia, di quasi tutta la produzione di Bianca Pitzorno. Ma in questa rubrica settimanale ci piace cominciare a raccontare le storie partendo da “come tutto è cominciato”, perché c’è sempre bisogno di una scintilla per aprire un grande percorso, e anche per Quentin – come per molti altri suoi colleghi – in realtà il disegno è stato un mezzo espressivo che veniva in soccorso rispetto a qualcosa che “mancava”.
Nel suo sito personale  Quentin Blake racconta che ha iniziato a disegnare probabilmente all’età di cinque anni, e comunque da quando ne ha memoria. Ricorda che un visitatore durante la guerra disse di lui: “disegna molto, ma non parla!”.
In una recente intervista al Guardian racconta che nonostante sia quasi in pensione, dopo aver insegnato per oltre vent’anni al Royal College of Art, in realtà è ancora incredibilmente prolifico, ma si sente più libero di “disegnare qualsiasi cosa”, dice con gioia: “disegno ogni giorno. Disegno a letto e quando sono seduto così sul divano”.

 

LA SUA TECNICA
I suoi disegni hanno una freschezza incontenibile che fa sembrare il suo tratto quasi un bozzetto gettato con noncuranza sul foglio. In realtà quando Blake disegna lo fa quasi sempre su una lavagna luminosa e dopo vari passaggi (come potete vedere in questo video). Inizia con una bozza di quello che ha in mente – tecnica, spazi, aspetto del personaggio - poi si posiziona alla lavagna luminosa, dove appoggia il bozzetto che ha realizzato sovrapponendo un foglio di carta per acquerello. A quel punto inizia a disegnare sul nuovo foglio come se partisse dal nulla ma tenendo sott’occhio la traccia che vede illuminarsi grazie alla Lightbox.
In un’intervista racconta che delle sue tavole ciò che a suo avviso i bambini amano è l’impressione che qualcosa stia per succedere. Ossia quel momento preciso in cui qualcosa sta per accadere ma che non è ancora successo.
L’incontro con Dahl

 

L'INCONTRO CON DAHL


La collaborazione con Roald Dahl parte nel 1978 con le illustrazioni per “Il coccodrillo enorme” e continua fino alla morte dell’autore nel 1990: un matrimonio da subito destinato a durare tutta la vita. La lingua eccentrica di Dahl, la sua irriverenza, non avrebbe potuto trovare un’interpretazione migliore nel tratto esilarante di Quentin Blake. E così hanno preso forma Matilda, il Grande Gigante Gentile, Willie Wonka, la signorina Spezzindue, gli Sporcelli e tutti gli altri personaggi di Dahl che Blake ha contribuito a rendere vivi nella mente dei lettori. Vi invitiamo a perdervi in questa gallery dei suoi personaggi più famosi che ci offre il sito dell’autore.

 

AUTORE DI SE STESSO
Nella sua carriera Blake è stato anche autore di se stesso. Sono molti i libri di cui ha curato testi e immagini, creando titoli come Mister Magnolia, La rana ballerina, The Adventures of Lester, Mrs. Armitage, Zagazoo e Clown, che ha vinto il Premio Andersen come “miglior libro senza parole”.
Inoltre negli ultimi 15 anni il suo lavoro si è trasferito in spazi pubblici: ha dipinto murales per ospedali in tutta Londra, in un’unità di maternità a Sheffield e un’altra ad  Angers in Francia.
Nella sua carriera Blake è stato anche autore di se stesso. Sono molti i libri di cui ha curato testi e immagini, creando titoli come Mister Magnolia, La rana ballerina, The Adventures of Lester, Mrs. Armitage, Zagazoo e Clown, che ha vinto il Premio Andersen come “miglior libro senza parole”.

QUENTIN BLAKE... DA GUARDARE

 

QUENTIN BLAKE... DA GIOCARE

 

Le immagini utilizzate sono tratte dal sito personale dell'autore.

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