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#Iorestoacasacon... GEK TESSARO

 

 

Immagine tratta dal sito personale di Gek Tessaro

"Racconto storie con il disegno e so che è un privilegio perché quello di raccontare è il più bel mestiere del mondo”.

 

Gek Tessaro è un autore per l’infanzia che insieme all’attività di illustratore e narratore realizza spettacoli teatrali con disegno dal vivo, in teatri, scuole e biblioteche di tutta Italia. Nel 2010 riceve il Premio Andersen come miglior autore completo proprio perché le sue forme espressive spaziano dalla narrazione, all’illustrazione, al teatro.

Tra i suoi albi più noti ci sono “Il fatto è” (Lapis, 2010), “Il circo delle nuvole” (Fanucci, 2007) e i più recenti “Libero zoo” (Lapis, 2018) e “Il mare rubato” (Lapis, 2019) ma la sua produzione è vastissima.

Quando parla di sé Gek Tessaro racconta sempre come fosse uno scolaro non proprio modello e in generale un bambino che sentiva di non sapere e non riuscire a fare niente (a parte qualche danno!), e che la sua via di salvezza l’abbia trovata nel disegno.

Nel suo sito personale ci racconta un episodio di una delle sue “trovate” da bambino in cui sua madre alla fine disse: “Me ne combina di tutti i colori ma è bravo nel disegno”. “È bravo parecchio”, confermò la vicina. “Non è, per caso, che potrebbe disegnarne uno anche per me?”. La vicina si riferiva al disegno di uno dei suoi cavalli, ormai diventati molto noti, e protagonisti di tante delle sue storie, una fra tutte la splendida storia Kamishibai del cavallo “pacifista” (“Il cavallo e il soldato” Artebambini, 2007).

 

Immagine di copertina del libro "Il circo delle nuvole" - Lapis, 2015

 

In una recente intervista alla Biblioteca di Desenzano del Garda, Gek racconta come vive questo momento di emergenza da Coronavirus: “Questo tempo inquietante, sospeso, è anche un tempo libero, una possibilità di recuperare spazio per rallentare…io, in questo tempo, ci sono piombato dentro con tutte le scarpe: sono pieno di acrilico fin negli alluci!”
Sempre in questa intervista, Gek racconta che spesso si allena a disegnare con entrambe le mani: “La mia mano sinistra si chiama Gurdulù e la mano destra si chiama Priscilla. La destra fa quello che le dico ed è molto precisa, la sinistra è più libera e meno brava ma è quella che mi serve per disegnare anche quello che non ho pensato. L’imprevisto è una delle cose più potenti nel poter disegnare e nel poter scrivere, l’imprevisto è qualcosa di molto forte! Io un cavallo lo disegno a partire dagli zoccoli perché se lo disegnassi dalla testa andrei a coprire tutto il resto. Disegnare a rovescio fa sempre parte del discorso degli imprevisti: non sono perfettamente padrone di quello che faccio. E se non sono padrone, lo strumento che ho in mano fa delle cose che non avevo previsto e che quasi sempre sono più fighe di quello che pensavo!”

Per allenarci anche noi a disegnare come Gek Tessaro perché non proviamo ad usare entrambe le mani e vedere, con pennelli, penne o matite, cosa realizzeremo anche con l’aiuto dell’imprevisto!

Immagine tratta dalla pagina facebook di Gek Tessaro

GEK TESSARO... DA ASCOLTARE E DA GUARDARE

 

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