Biblioteche di Genova  »  David Pintor

David Pintor

 

Se ogni testo è diverso, se ogni libro è a sè stante, allora il mio contributo come artista non può essere sempre uguale (David Pintor)

 

La rubrica #laDeApresenta vi propone oggi David Pintor. Considerando che la sua vena artistica è quella dell’umorismo grafico e della caricatura, ci sembra opportuno raccontare qualcosa di lui iniziando da uno dei suoi tanti autoritratti.

 

Eccolo, David Pintor, circondato dai nomi dei grandi artisti che hanno alimentato ed alimentano da sempre la sua ispirazione: Michelangelo, Picasso, Sempè, Chema Madoz, i Pink Floyd, Saul Steinberg, Martìn Scorsese, Le Corbusier e moltissimi altri. Ci vuol poco a capire che in lui fluisce l’arte nel suo immenso manifestarsi, nelle sue infinite sfaccettature: libri, film, architettura, musica, pittura … e il risultato, come lui stesso dice, è quello di uno stile del tutto intrecciato alla vita, a ciò che vede, a ciò che sente, a ciò che accade: la sua arte è un viaggio, una meravigliosa avventura!

 

 

Potete scoprire qui altri elementi della sua vita quotidiana e della sua vita d’artista. David Pintor parla di sé attraverso bellissimi disegni contornati da parole. Questo è il suo volto: non fotografie, ma penna, colori e matite.

Diversi autoritratti sono all’interno di opere da lui illustrate perché ama rappresentarsi come personaggio. In alcuni casi i protagonisti diventano suoi “alter ego”, come il pittore dell’albo silenzioso “Barcelona”.

I disegni tratti dall’ultimo libro di Pintor pubblicato da Lapis, “Parole bambine” (2020), rivelano invece il suo volto di padre in un divertente dizionario per i più piccoli.

Dall’introduzione di “Parole bambine” – A marzo 2017 è nata mia figlia Nara. Nara mi chiede spesso di disegnare insieme a lei […] “Dipingi un albero” mi dice, e io le disegno un albero con un uccellino che si nasconde fra i rami. Poi, le racconto che questo uccellino si chiama Tukituki e la aiuterà a volare fino alla luna. […] Da questi frammenti di tempo trascorsi con lei, matita alla mano, è nata l’idea di un dizionario in cui raccogliere una selezione delle sue prime parole. E così, più che un vocabolario, questo libro è diventato il compendio degli indimenticabili momenti che ho passato con mia figlia nei suoi primi due anni di vita.

 

QUALCHE CENNO BIOGRAFICO

David Pintor è un artista spagnolo. Nasce a A Coruña nel 1975, una città costiera della Galizia, nel nord-ovest della Spagna, dove abita ancora attualmente. Per lui è importante vivere sul mare, lo considera un privilegio perché la luce è sempre magica e in continua evoluzione.

Inizia a lavorare come fumettista nel 1993 insieme a Carlos López. Insieme fanno umorismo politico su diversi giornali con lo pseudonimo di Pinto & Chinto. Le loro vignette sono pubblicate in particolare su La Voz de Galicia. Dal 2000 entra nel campo dell’illustrazione per bambini e vince numerosi premi.

 

Immagine tratta da un articolo su La Voz de Galicia

IL SUO PROCESSO CREATIVO, IL SUO STILE

Quando, durante un’intervista, gli fu chiesto quale fosse per lui il momento preferito del processo creativo, Pintor rispose: “tutto, dalla ricerca all’opera finita, anche gli schizzi”. Possiamo comunque immaginare che la più elaborata e impegnativa sia per lui la fase iniziale, quella che può comportare un’intensa attività di ricerca storica e geografica. “Durante la fase di ricerca imparo molto” ha detto. Ed è sempre in questa fase che Pintor cerca di percepire l’anima del libro per definire lo stile più adatto. Questo è evidente, ad esempio, nei suoi progetti grafici su alcune grandi città (Venezia, Barcellona, Lisbona e Compostela). I 4 “Quaderni di viaggio”, pubblicati da Kalandraka, esprimono in pieno la sua passione per i viaggi e la precisione con cui disegna i dettagli.  “Quando visito le città” dice, “prendo molti appunti, scatto fotografie, mi annoto le idee che mi vengono mentre vado in giro. Tutto questo materiale lo analizzo dopo, nel mio studio, e da lì creo le illustrazioni. Cerco sempre di collocare i miei disegni fuori dal tempo […]”.

Con “Venezia”, David Pintor ha vinto il premio Rodari-Omegna nel 2017. Qui, l’atemporalità e la libertà trovano espressione nella bicicletta usata dal protagonista, una bicicletta che permette al personaggio di volare, arrampicarsi sui tetti e persino di vagare nei canali, in cui diventa un mezzo anfibio e ti sorprende. Nelle opere di Pintor la realtà si accompagna sempre al fantastico e all’immaginario, ma non è solo questo. Nei suoi disegni si può percepire il tremolio dell’acqua e il soffio del vento. C’è leggerezza e assenza di gravità. In “Barcelona”, il pittore protagonista vola aggrappandosi alle zampe di un gabbiano e dipinge sulla torre campanaria di una Santa Maria del Mar galleggiante. I pesci volano. Tutto è surreale e magico.

 

LA NATURA, GLI IMPRESSIONISTI E LA LUCE

Vi consigliamo ora di leggere la bellissima intervista rilasciata da David Pintor nel 2014 al blog di Giardino-Labirinto, dove emerge il suo stretto contatto con la natura e la luce.

Dalle sue parole: Gli impressionisti hanno avuto una grande influenza su di me. Il loro modo di cercare di catturare la luce mi ha sempre affascinato, e molte volte cerco in loro l’ispirazione per i miei libri. Come facevano loro, anche io cerco di dare a ogni libro una luce speciale. Di conseguenza, non è lo stesso confrontarsi con una storia che si sviluppa in Africa o con una ambientata in Toscana. Se ogni testo è diverso, se ogni libro è a sè stante, allora il mio contributo come artista non può essere sempre uguale.

 

L’INTERVISTA COMPLETA

E per concludere, non ci resta che entrare nelle sue pagine in silenzio, lasciandoci trasportare dal sogno che David Pintor riesce a creare. Buon ascolto e buona “lettura”.

 

UN VIDEO DA NON PERDERE >

 

 

 

Share this page